Cinema di classe, corso di comunicazione e public speaking, corso di accoglienza ed orientamento
Le nostre proposte
Alzi la mano chi non ha mai seguito un cineforum a scuola! Da ex-studenti degli istituti della zona possiamo ben confermarlo: pomeriggi trascorsi nell’aula magna a guardare un film, con un format che si ripeteva sempre uguale; introduzione sull’opera, proiezione, dibattito finale.
Rossellini, Bergman, Hitchcock… quando andava bene; Murnau, Dreyer, Ėjzenštejn… quando andava male. Ma davvero il Cinema va sempre approcciato in questa maniera frontale e tradizionale? Non c’è modo di incuriosire maggiormente i ragazzi e permettere loro di sviluppare competenze specifiche che non si fermino al gradino di poche nozioni di storia del cinema?
Il modo è Fare Cinema, accompagnando gli studenti in tutte le fasi di realizzazione di un’opera audiovisiva.
Il nostro programma di “Cinema di Classe” si articola in tre punti fondamentali:
1) Scrivere
2) Recitare
3) Dirigere
Una classe scolastica, con la sua ventina di studenti, possiede i numeri perfetti per equipararsi ad una troupe cinematografica, un insieme di risorse che cooperano alla realizzazione e alla buona riuscita di un prodotto finale.
Il prodotto che dovranno allestire è un breve corto cinematografico.
La realizzazione del corto cinematografico sarà un’esperienza formativa superiore rispetto ai cineforum tradizionali. I ragazzi dovranno imparare a scrivere una scena, recitarla e dirigerla, così da essere stimolati in molte aree dell’apprendimento, acquisendo competenze diversificate, e, di certo, non si annoieranno.
Per maggiori informazioni e per ricevere il programma completo del corso scrivere a info@hundreddreamsproduction.it
CINEMA PER LE SCUOLE
La Iª C è una classe terribile, l’incubo di ogni professore. Indisciplinati e turbolenti, davvero non sembra esserci un modo per catturare la loro attenzione. Per di più, insistono con una richiesta che pare quasi folle: i professori devono riconoscere la presenza in classe di un fantomatico studente che solo gli alunni riescono a vedere. L’arrivo nella scuola di un nuovo professore, lui stesso ex alunno dell’istituto, risulterà decisivo: il professor Sperilli riuscirà a trovare una chiave per comprendere le parole e i bisogni della classe. A volte, per gli adulti e per gli insegnanti, è difficile vedere dalla prospettiva degli studenti; a volte, è necessario tornare un po’ bambini per riuscirvi e vedere finalmente comparire “lo studente che non c’è”.